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La Maitresse – “Adrianaaa”

today31 Maggio 2025 15

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Tre ragazzi campani si chiudono in un garage. Ne escono con un EP autoprodotto che racconta cosa significa avere vent’anni oggi. Senza cercare di piacere a tutti i costi

«Ci siamo fatti una promessa: chiudere la porta e restare con le canzoni». “16m²” sono le dimensioni esatte del garage dove i La Maitresse si sono chiusi per ripartire da zero. Niente comfort, niente aspettative. Solo loro tre, qualche strumento e un’urgenza espressiva da liberare.

Ci sono debutti che nascono da un contratto, da un talent, da una strategia editoriale. E poi ci sono quelli che nascono dal silenzio. “16m²”, il primo EP dei La Maitresse, è l’esatto opposto di un esordio costruito a tavolino: non nasce da un piano, ma da una frattura. Ad inaugurare il progetto, l’estratto “ADRIANAAA”, attualmente in rotazione radiofonica. Una scena da commedia americana anni Duemila (“autostrada e John Coltrane”), un dialogo stralunato, un synth-pop che guarda agli MGMT e a Battiato. Ironica, precisa, poetica nel suo modo sbilenco. Racconta un amore quotidiano, disordinato e pieno di frasi che non arrivano a destinazione. Nessun climax, solo caos sentimentale continuo, come una lite che resta a mezz’aria e si trasforma in canzone.

Nel 2023, il trio napoletano si ritrova senza un progetto, azzerato da una fine inattesa e senza un piano di riserva. Dopo quattro anni di percorso condiviso, ciò che resta è un punto interrogativo. Niente label, niente pubblicazioni imminenti. Solo una stanza, poi un garage. E il bisogno bruciante di non smettere. Il risultato è un disco che somiglia a chi lo ha scritto: vulnerabile, lucido, disilluso. Ma anche pieno di immagini pop e intuizioni che non si vedono spesso in un debutto.

C’è chi li definirebbe elettropop, chi canzone d’autore in formato Gen Z. Ma i La Maitresse rifuggono le etichette. E non si vergognano di avere due anime: quella cantabile, accessibile, nazionalpopolare. E quella più laterale, più spigolosa, che vuole uscire dagli schemi.

 

«In noi vive un dilemma battistiano – affermano -. Una parte di noi vuole essere nazionalpopolare, l’altra vuole rompere gli schemi. Ma il pop non è compromesso: è colore.»

 

Il nome stesso della band – ispirato a una maîtresse incontrata in una situazione grottesca e teatrale – è figlio di un’identità musicale fuori dalle formule. La loro è una scrittura visiva, che parte da riferimenti generazionali precisi (da Vasco a “Dancing Queen”, da Coltrane ai tiramisù da frigorifero) per raccontare con disillusa ironia quel territorio intermedio tra i venti e i trent’anni, dove tutto è in bilico: relazioni, futuro, appartenenza.

Nel DNA della band c’è anche l’irriverenza e la malinconia della Napoli contemporanea: colta, disincantata, musicale per natura. Una città che non fa da cornice, ma che condiziona il suono, il linguaggio. Non è un dettaglio del contesto: è una variabile costante nel modo in cui scrivono, suonano e pensano.

Ed è lì, in quella zona fatta più di dubbi che di certezze, che prende forma un nuovo inizio. Ma non arriva all’improvviso: ha la voce di una canzone.

E quella canzone, è “ADRIANAAA”, la prima a rompere il silenzio. Dopo un lungo periodo di blocco, finalmente qualcosa si muove.

 

«Eravamo a pezzi. O smettevamo, o ci chiudevamo in un garage a fare canzoni. Abbiamo scelto il garage. E abbiamo iniziato a cucire le crepe, una strofa alla volta. Ore spese a dare personalità a ogni suono. Per la prima volta, abbiamo curato tutto da soli.»

 

È così che nasce “16m²”, un EP autoprodotto in ogni parte creativa – eccetto mix, mastering e batterie finali – che suona artigianale e preciso al contempo, come se l’imperfezione fosse diventata – finalmente – una scelta estetica consapevole, e avesse trovato il suo posto nel suono.

Ogni brano ha un’identità autonoma, ma insieme costruiscono un percorso coeso, fatto di immagini, contrasti e piccole confessioni. Una stanza dopo l’altra, una canzone alla volta.

A seguire, tracklist e track by track del disco.

 

“16m²” – Tracklist:

  1. Dimmi che hai preso il verme
    2. Missile
    3. Dieta
    4. ADRIANAAA
    5. Bandiera
    6. 0 Positivo
    7. A Porte Chiuse

La Maitresse nasce nel giugno 2023 dall’incontro tra Fiorenzo Pannone, Ciro Auricchio e Alessio Longobardi. Il progetto si muove tra canzone d’autore ed elettronica, unendo struttura pop e ricerca sonora, con l’idea che «la musica è colore»: stratificata, aperta, accessibile senza essere semplificata. Il nome arriva da un episodio raccontato da un amico della band: una maîtresse, incontrata in una situazione surreale, che si muoveva con naturale autorevolezza tra i presenti, gestendo il caos con disinvoltura. Una figura teatrale e decisa che il gruppo ha scelto come simbolo del proprio approccio musicale. Una suggestione che richiama una delle ispirazioni dichiarate del trio: L’Impératrice, band francese tra nu-disco ed electro-pop nota per l’eleganza dei suoni e l’estetica ricercata. Dopo i singoli “Dieta” e “Missile”, il 30 maggio 2025 i La Maitresse pubblicano “16m²”, primo EP ufficiale: sette brani autoprodotti che raccontano la fine e l’inizio, il bisogno di fare musica quando sembra non avere più senso.

 

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Scritto da: Matteo

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