Susan Muranty – “Wild For The Country”
Con l’imminente uscita del suo nuovo, straordinario singolo la pluripremiata cantautrice Susan Muranty ci invita a essere “Wild For The Country” questa primavera. Prodotto da Matt Fell, vincitore di numerosi Golden Guitar e ARIA Award, e scritto insieme a Elizabeth Usher, “Wild For The Country” non è solo una celebrazione della passione personale di Susan per la natura, ma un modo per risvegliare l’umanità verso un rapporto più stretto con la nostra meravigliosa Terra in un’epoca di sistemi meteorologici compromessi e cambiamenti climatici.
“Ho scritto più di qualche canzone d’amore”, dice Susan, “ma questa è speciale. Con gli effetti imprevedibili del cambiamento climatico che ci incombono addosso, non posso fare a meno di pensare che sia fondamentale concentrarci maggiormente sul nostro posto nel mondo naturale e muoverci a tempo con alcune delle sue armonie e sinfonie più selvagge. Siamo parte della natura e la natura è parte di noi: non ne siamo separati e non possiamo sopravvivere senza di essa. La Terra è il nostro tempio, e anche la nostra astronave, e senza di essa non andremo da nessuna parte”.
Un brano alternativo con un soundscape epico e un tocco dark country, “Wild For The Country” mette in mostra il talento di Susan per le parole. Finalista di alto livello al prestigioso International Songwriting Contest (ISC) dello scorso anno, ha vinto numerosi premi per i suoi testi, tra cui l’Hollywood Music in Media Awards (HMMA), l’UK Songwriting Contest, lo SCALA e la Tamworth Songwriters’ Association (TSA), tra gli altri. Anche la coautrice e vincitrice del premio Elizabeth Usher porta il suo superbo talento cantautorale al mix, ed entrambe credono profondamente che il nostro legame con la natura sia qualcosa che non dovrebbe essere solo ricordato, ma considerato sacro.
“È onorando questo legame”, afferma Susan, “che l’umanità troverà più facile capire cosa dobbiamo fare per aiutare la Terra a ristabilire il suo equilibrio. Abbiamo cercato di schiavizzare il pianeta prendendola invece di crearla, ed è da tempo che non ci fermiamo più.”