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E’ uscito il quarto album di Michel Noah Trio con dei brani “Jazz, Afrojazz, Jazz-Creole” con Sonny Troupé alla batteria ed Eric Montigny al pianoforte, è un vibrante tributo alle sue influenze afro-caraibiche. Mescola jazz, beguine, world music, tango e pop con la flessibilità che conosce meglio. La sua scrittura è al tempo stesso lirica e ritmica. La sua espressione, affinata attraverso le sue numerose collaborazioni e produzioni, affonda le sue radici in una tradizione in cui jazz e world music si intrecciano con rara eleganza. Quest’opera di 10 tracce, un viaggio sonoro ricco di emozioni sincere, vi toccherà l’anima.
Sono Michel Noah, musicista, compositore, performer e insegnante di musica certificato. Ho trascorso gran parte della mia carriera come musicista (dal vivo, in TV, in studio, alla radio, ecc.) e come insegnante di jazz in numerosi conservatori e scuole di musica. Innanzitutto, devo dire che scrivo, compongo e arrango tutte le mie opere per piccoli e grandi ensemble e, grazie a musicisti di talento (Éric Montigny, Sonny Troupé, Adrien Cao, Romain Vignaud, ecc.), le adattiamo in un formato trio per il palcoscenico. Poco più di quattro anni fa, nell’aprile 2019, ho pubblicato il mio primo album autoprodotto, “Experiments”. Poco dopo è uscito un secondo album, “Noalogy”, seguito da quattro singoli: “Dans tes Yeux” (Nei tuoi occhi) nel 2020, “Crazy” (Crazy) nel 2022, “Souviens-Toi” (Souviens-Toi) nel 2023 e “24H” (24H) nel 2023. Ho poi pubblicato un terzo album, “Pensées” (Pensées) nel 2023, e un singolo finale, “Ma Forêt Live Trio”, pubblicato nel 2024 da Universal e Virgin. Attualmente sto lavorando al mio quarto album, che sarà presto pubblicato da Universal e Virgin. Grazie al supporto della mia famiglia e di alcuni amici musicisti di grande talento, in particolare Eric Montigny, ho potuto dare vita alle mie composizioni e ai miei arrangiamenti. L’idea di iniziare una carriera come leader di un progetto il cui obiettivo fosse quello di dare vita alle mie opere mi frullava per la testa già da diversi anni. Dopo 32 anni di carriera trascorsi al fianco di numerosi artisti, finalmente mi stavo realizzando, in preda a una sorta di mania creativa. Il mio primo album, dai colori variegati, come le mie origini guadalupane e camerunensi, nato a Parigi, ha lasciato il posto a una maggiore orchestrazione (ottoni, voce, archi, sezione ritmica, ecc.). Poi, la tentazione di tornare ai miei fondamentali, ovvero l’improvvisazione, è stata forte. Così, le versioni registrate del secondo album presentano meno strumenti e danno ampio spazio all’espressione dei musicisti. Il mio obiettivo era raggiungere un’atmosfera “LIVE” con tutte le imperfezioni che la rendono bella. Le influenze jazz, tango, africane, caraibiche e funk di questa nuova registrazione a 9 tracce, “Noalogy”, permettono a strumenti elettrici, acustici, moderni e tradizionali di fondere i loro colori; Questa alleanza permette un’ampia varietà di atmosfere musicali, evidenziando il rigore della scrittura e la libertà dell’improvvisazione. Per quanto riguarda il mio terzo album, con le sue influenze jazz-fusion-world, direi che è più un mix tra opere scritte interamente in un grande ensemble e brani in trio che danno più spazio ai musicisti. Il mio prossimo quarto album, che include un singolo, “Ma Forêt Live Trio”, già pubblicato da Universal, sarà dedicato all’arte del trio con influenze caraibiche e africane. D’ora in poi, quando possibile, continuerò a presentare il mio progetto sul palco come duo o trio al maggior numero possibile di persone e a un pubblico molto eterogeneo.
Scritto da: Matteo
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