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Dopo anni trascorsi sotto la superficie, il cantautore britannico e visionario creativo Amrit Ghatore emerge con “Mirrors”, un debutto cinematografico ed emotivamente carico che spoglia il rumore del mondo per rivelare la silenziosa verità che lo sottende.
Ma “Mirrors” non è solo un ritorno: è una dichiarazione. Una liberazione. Una resa dei conti.
Dopo essersi allontanato dai riflettori, Amrit non è scomparso: ha ascoltato. Il mondo. La sua anima. Le domande che ci tormentano quando le luci si spengono.
“Mirrors” non è nata da un dolore, ma da un risveglio: un momento in cui Amrit si è ritrovato a cercare un significato negli altri, solo per confrontarsi con il vero riflesso che lo fissava. È una canzone che riecheggia un desiderio universale, ma anche un confronto spirituale: un paesaggio sonoro di quiete, distorsione e, infine, chiarezza.
Costruito su delicati accordi di pianoforte, melodie di chitarra inquietanti e un’intima performance vocale, “Mirrors” dà la sensazione di stare da soli su una piattaforma, osservando il proprio riflesso nel vetro, finché non si muove senza di te.
La sua semplicità è la sua potenza. L’esecuzione è cruda. Il messaggio è nascosto in piena vista.
Gli ascoltatori sentiranno una storia d’amore e perdita, ma chi ascolta più a fondo potrebbe sentire qualcosa di completamente diverso: una ricerca di sé oltre l’illusione.
Noto in precedenza per i suoi paesaggi sonori sperimentali che fondono generi diversi e per le sue uscite supportate dalla BBC, Amrit Ghatore entra nel 2025 con un’identità artistica completamente reinventata, radicata nella filosofia, nella riflessione e in una verità senza scuse.
La nuova era è cinematografica. È poetica. È vulnerabile. E inizia con “Mirrors”.
“Mirrors” uscirà in tutto il su Spotify, Apple Music e tutte le principali piattaforme.
Scritto da: Matteo
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