Antennaweb
Una raffica elettrica di feedback su un fragoroso riempimento di batteria annuncia il tempestoso secondo singolo degli Open Flames, “Eat Alone”, prima del loro album di debutto Same Time Next Year.
Subito dopo il loro singolo pop-noir cinematografico “Drop a Coin”, “Eat Alone” è un colosso rock in movimento che avrebbe potuto nascere nello stesso anno in cui Neil Young era in tour con i Sonic Youth e i R.E.M. stavano scrivendo il loro capolavoro glam distorto Monster. Nei testi, il cantante Dave Eastman porta uno sguardo spietato al legame che unisce un caregiver e la persona amata nei loro ultimi momenti. Ma nella consegna riverberata di Eastman c’è un tocco sarcastico, e nelle chitarre ruggenti e nella band rock c’è tutta la vitalità della vita stessa. In concerto con i cori leggeri di Paige Brubeck e la profonda connessione ritmica di Evan Sult alla batteria e Brubeck al basso, “Eat Alone” è una dichiarazione catartica di sfida e rabbia contro la morte della luce.
“‘Eat Alone’ parla di quando vuoi aiutare qualcuno che sta soffrendo e non vuole aiuto”, spiega Dave Eastman. “È una situazione straziante che cerchiamo di mostrare attraverso le suppliche di un badante, i ricordi e il rumore della canzone”.
Composti da membri di Sleepy Kitty e Harvey Danger (della sigla di “Peep Show”) di New York e Say Yes, Do Nothing di Londra, gli Open Flames portano in egual misura atteggiamento ed esperienza al loro alt-rock ruvido e colto. Registrato durante sessioni biennali a Londra, “Same Time Next Year” ha preso forma attraverso sessioni di ascolto internazionali, prove mirate e, a volte, ritrovi rumorosi. Dopo il singolo di debutto acclamato dalla critica “Drop A Coin”, “Eat Alone” porta nuove dimensioni alla narrazione melodica e alle ricche trame sonore degli Open Flames.
Scritto da: Matteo
Antennaweb 2024 - 2025 - Tutti i diritti riservati.
WhatsApp us