Chicago Story - Matteo Morelli
I Chicago sono una band statunitense formatasi nel 1967 proprio a Chicago e autodefinita un gruppo rock con i fiati.
All’inizio cominciano a suonare cover con il nome di Big Thing, l’anno successivo decidono di trasferirsi a Los Angeles e cambiano il loro nome in Chicago Transit Authority e nel 1969 esce il loro primo album che porta il loro nome.
Subito il successo, soprattutto con la cover di I’m a Man degli Spencer Davis Group.
Da questo album doppio spicca anche il singolo dal titolo Questions 67 and 68.
L’album ebbe un gran successo a tal punto da venir invitati al Festival di Woodstock, la band accettò e venne messa in scaletta, ma all’ultimo minuto il loro manager scelse di far esibire Santana.
Nel 1970 viene pubblicato il secondo album del gruppo, da li decisero di semplificare il loro nome in Chicago. Il primo singolo, Make Me Smile, diventa un successo della Top 100.
Il disco verrà chiamato in seguito Chicago II.
L’anno successivo la band pubblica Chicago III riuscendo a vendere sempre molto bene pur non piazzando nessun singolo nella Top Ten. A questo segue il live intitolato Chicago at Carnegie Hall, album quadruplo che vende milioni di copie.
Con l’uscita di Chicago V il gruppo porta un singolo all’attenzione del pubblico. Il brano diviso in due parti e un dialogo tra due persone che esprimono differenti opinioni su vari argomenti.
La canzone in questione si intitola per l’appunto Dialogue divisa in due parti.
Nel 1973 arriva Chicago VI e ripete lo stesso successo raggiungendo la prima posizione nella Billboard 200 per cinque settimane vincendo due dischi di platino, lanciando singoli come Feelin' Stronger Every Day che raggiunge la posizione numero 10.
Ancora meglio l’altro singolo tratto da questo album, arriva alla posizione numero 4 e ha per titolo Just You 'n' Me.
Chicago VII è l’ennesimo successo discografico della band che nel 1974 raggiunge la prima posizione nella Billboard 200 vincendo il disco di platino.
Anche questo è un album doppio che contiene due singoli di successo Searchin’ So Long e Call on Me
Anche l’album Chicago VIII è un grandissimo successo e vende milioni di copie arrivando in prima posizione per due settimane nella Billboard 200 .
Il brano Old Days parla dell’infanzia come il ricordo dei programmi televisivi, della collezione di figurine e dei fumetti.
Sembra che il gruppo ha smesso di eseguire la canzone dal vivo definendo il testo "banale".
Visti i tanti successi ottenuti dalla band, la casa discografica decide che è ora di pubblicare una raccolta e nel 1975 esce Chicago’s Greatest Hits che arriva subito al primo posto in classifica.
L’anno successivo arriva il singolo di grande successo, If You Leave me Now, contenuto dell’album Chicago X.
Il singolo rimane in testa alle classifiche dei dischi pop negli Stati Uniti aggiudicandosi un Disco d'oro, inoltre, vince un Grammy nella categoria "Miglior interpretazione di una band" e fu giudicato "disco dell'anno”.
Nel 1977 esce l’album Chicago XI e la band pubblica un altro capolavoro.
Visto l’enorme successo con If You Leave me Now i Chicago puntano molto sulle ballate e fanno uscire due singoli di minore successo.
Comunque presentano un brano che arriva al 4° posto della classifica dal titolo Baby, What a Big Surpise.
Il 1978 è la svolta rock dei Chicago.
A sottolineare il cambiamento la band pubblica Hot Street, un album che non ha per titolo la numerazione romana che aveva caratterizzato i precedenti lavori.
Avendo scelto il titolo Hot Streets , la copertina dell'album contiene una foto della band invece del solo logo del gruppo, anche se i consumatori si aspettavano di vedere il logo sulla copertina.
Nel 1979 i Chicago cercano nuove musicalità; con l’avvento della disco music, anche la band si avvicina a questo inedito genere musicale.
Pubblicano Chicago 13, rimettendo lo storico logo in copertina, tanto amato dal loro pubblico.
Il singolo di punta è Street Player, un brano che il pubblico stenta a riconoscere come suonato dai Chicago.
L’operazione funziona a tal punto che Street Player viene anche pubblicata negli anni ’90 con una versione rimasterizzata.
Arrivano gli anni ’80 e il gruppo pubblica Chicago XIV, un album passato inosservato, raggiungendo solo il numero 71° negli Stati Uniti e scomparve rapidamente.
Per riprendere quota la casa discografica decide che è ora di far uscire il secondo Greatest Hits, conosciuto anche come Chicago XV.
Nel 1982 arriva Chicago XVI.
La band ritorna a vendere milioni di copie, grazie al singolo di successo: Hard to the Say I’m Sorry.
Il successo della band continua con l’uscita di Chicago 17, forse il miglior successo del gruppo, poiché vende sei milioni di copie.
Con il successo di MTV, anche i Chicago producono un videoclip, schiacciando l’occhiolino a questo nuovo modo di presentare la musica.
Il singolo di successo dell’album ha per titolo Stay the Night.
Nel 1986 arriva Chicago 18.
Anche quest’album vende moltissime copie, anche grazie alla scia del grande successo del precedente lavoro.
Con la pubblicazione di Chicago 19 la band presenta il singolo dal titolo Look Away che diventa il terzo ed ultimo singolo del gruppo capace di raggiungere la prima posizione negli Stati Uniti dopo If You Leave Me Now del 1976 e Hard to Say I'm Sorry del 1982).
Curiosamente risultò il singolo più venduto negli Stati Uniti durante l'anno 1989, sebbene avesse raggiunto il primo posto nel dicembre dell'anno precedente e mai durante quello successivo.
Negli anni successivi la band pubblicherà altri album e raccolte, anche se non ritroveranno più il successo degli anni precedenti.